STUDIO LEGALE

Avv. STEFANO COMELLINI

BOLOGNA

 

 

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Non è reato inviare molteplici E-Mail alla propria Ex.

Però gli SMS ...

 

 

Con la sentenza n. 44855 del 2012 la Corte di Cassazione si è pronunciata su un caso di molestie.

 

Le molestie erano state effettuate da un signore cinquantunenne nei confronti di una donna in seguito all’interruzione, da parte di quest’ultima, della relazione sentimentale instaurata durante una crociera su una nave a bordo della quale l’imputato svolgeva l’attività di ufficiale.

 

Tra le varie condotte contestate all’imputate rientrava anche “la condotta costituita dall’invio di messaggi di posta elettronica” alla malcapitata.

 

La Suprema Corte, sullo specifico punto, confermando un proprio consolidato orientamento (sentenze n. 24510/2010 e n. 36779/2011), ha però affermato che si deve “… escludere che il reato di molestie possa essere configurato (a differenza di quanto si verifica nel caso dei c.d. “s.m.s.” inviati su utenze telefoniche mobili), qualora si tratti di messaggi di posta elettronica, privi, in quanto tali, del carattere di invasività”.

 

In pratica, secondo la Cassazione, alle e-mail si può sfuggire (anche cestinandoli) mentre ai messaggini sul cellulare evidentemente no (da qui la loro “invasività”, a differenza delle e-mail).

 

Pertanto, conclude la sentenza, “l’invio di messaggi di posta elettronica … non è previsto dalla legge come reato,”

 

(Corte di Cassazione, sezione feriale penale, sentenza 6 settembre 2012 – 16 novembre 2012, n. 44855)

 

 

(2 febbraio 2016)

 

 

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